Massimo D’Alessandra, Placcaggio rugby-style – L’aumento della sicurezza sui campi italiani

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Spesso fulcro dei dibattiti che si accendono attorno al panorama del football americano, la sicurezza è considerata di fondamentale importanza da tutti i profili che gravitano attorno all’universo della palla ovale, interessando addetti (e non) ai lavori. Tuttavia numerose volte ci si è chiesto se l’incremento della sicurezza possa deteriorate quelle che sono le caratteristiche naturali dello sport, andando ad intaccare sopratutto la dinamicità e l’efficacia delle collisioni.

Il focus della ricerca si sviluppa attorno alla possibilità di applicare tecniche innovative, e talvolta prese da altri sport, con l’intento di aumentare la sicurezza sui campi senza deteriorare la dinamicità del gioco e favorendo la prevenzione di alcune patologie, quali Encefalopatia traumatica cronica, per lo più legate a danni all’encefalo, che si possono presentare durante e post carriera agonistica.

La ricerca è svolta a partire dall’introduzione del placcaggio rugby-style da parte di Pete Carroll, dei Seattle Seahawks, e vuole dimostrare che l’applicazione del suddetto placcaggio non diminuisce l’efficacia del giocatore nei momenti di collisione ma al contrario ne incrementa la velocità e la dinamicità in aggiunta alla riduzione degli infortuni e delle patologie post carriera. Il reparto su cui l’analisi viene effettuata è quello dei linebackers, per via della specializzazione dell’autore ma sopra tutto data la centralità del ruolo all’interno del buon funzionamento dell’intero reparto difensivo.

Quello che ne emerge è che le opinioni sul territorio italiano siano ancora molto discordanti, in modo particolare tra allenatori e giocatori. Mentre i primi ne riconoscono i vantaggi sopra tutto in determinate situazioni di gioco, gli ultimi, in particolare quelli con più esperienza di gioco alle spalle, lo trovano difficile da apprendere e talvolta meno efficace. Differente invece è la reazione di giocatori alle prime esperienze, che essendo esposti per la prima volta alla nuova tecnica la considerano come di successo e di facile apprendimento.

3 novembre 2018
Sessione 1
Sala B

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